martedì 19 gennaio 2010

Pazienza...

… È quella che si dice debba armarsi un fumettista per vivere serenamente.
A volte penso di averne molta.

Pazienza, se ancora non mi hanno dato la risposta per quel progetto. E per quell’altro. E per quella collaborazione.
Pazienza, se ho ancora tante di quelle cose da imparare…
Pazienza, ho ancora molta strada da fare come fumettista.

È quello che mi dico. Però, a volte non mi ascolto.
Allora, visto che non posso mica rinunciare a quello che voglio o devo fare, mi viene l’ansia.
… anche stanotte mi sono svegliata alle 4 di notte, in preda all’irrequietudine. Mi sono alzata dal letto tre volte, mi sono raggomitolata sul divano della cucina, poi sono tornata a letto ma non ho dormito più.

Sono tornata a Pavia da una decina di giorni, e mi sembrano un’eternità. Ho un paio di grossi progetti in sospeso, ovvero a un punto in cui non posso più lavorarci, per ora, in attesa di alcune risposte che prima o poi dovranno arrivare.
Nel frattempo, che fare? Sperimentare. Abituarmi a disegnare illustrazioni, provare nuove tecniche di disegno, collaudare i colori, vedere dei tutorial on line… e dedicarmi a qualche fumetto breve.

Ho scritto un paio di nuove puntate di Olivia&Omar, ma non ho ancora voglia di disegnare le tavole.
Poi, ho ripreso lo storyboard di un fumetto di 34 tavole, che avevo scritto un paio di mesi fa. Ho provato a disegnare bene i personaggi, in una illustrazione. Lasciamo stare quante ore ci ho messo, ci sarebbe da vergognarsi. E alla fine, non so perché, non riesco a esserne soddisfatta.
Il fatto è che, se non ho storie da disegnare, non mi viene molta voglia di applicarmi al disegno. E se una storia è breve, oppure so che la sto disegnando solo per me stessa, senza alcun precisa opportunità di pubblicazione, faccio fatica a canalizzare i miei sforzi in essa.

Alla mancanza di pazienza e alle sperimentazioni, si sono alternate altre piccole attività…
Studio un po’ di francese. Fa parte dei preparativi per il festival di Angoulême.
Ho cucinato per la prima volta il cotechino (quello artigianale) con le lenticchie.
Ho comprato una stampante usata a Milano, uguale alla mia, acquistata due anni fa. Si tratta di una stampante laser a colori Samsung. La mia l’avevo danneggiata con un taglierino, all’interno, in seguito all’inceppamento di un foglio, e da allora le stampe non erano più state all’insegna della perfezione. Poi, i toner nuovi costano più di tutta la stampante. Così, grazie al nuovo acquisto (la stampante usata è in perfette condizioni), ho recuperato la buona qualità, i toner dei colori quasi tutti pieni, e tutti i pezzi di ricambio. Che affare…
Sto per concludere il lettering di un nuovo fumetto di Alfred, che uscirà a marzo per Tunué. Il titolo (provvisorio) è “Non morirò da preda”. Come per quello precedente, è stato un piacere letterarlo.
Oggi mi sono tagliata i capelli. Non ero mai stata da un parrucchiere, a Pavia, ed ero preoccupata del fatto che forse qui sarebbe stato diverso, e non ci avrei parlato. Per me, da un parrucchiere, le chiacchiere sono importanti tanto quanto il taglio. Invece, ho trascorso un’ora piacevolissima. La mia parrucchiera si chiamava Lisa… aveva solo 24 anni, ma com’era attenta, simpatica, professionale! Forse la migliore che abbia mai incontrato.
… cerco di ricordare il presente e il passato. Se voglio dormire, devo pensare meno al futuro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il cervello ha bisogno anche di riposo,non lo fare lavorare sempre
..................
complimenti per il disegno

Unknown ha detto...

paoletta leggo sempre il tuo blog (quando lo aggiorni) e sei davvero adorabile!
baci
angelina

paola cannatella ha detto...

Oh cara Angelina...
Sì, lo sapevo che mi leggi, sono contenta che me lo hai anche scritto. Grazie!
Anch'io ti mando un bacio grande grande