sabato 22 giugno 2013

Le due sponde Iran-Iraq

Ho conosciuto Laura Silvia Battaglia durante la progettazione di "Maria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia", e penso sempre all'amicizia con lei come a un "regalo" da parte della nostra comune conterranea.

Insieme a Laura Silvia Battaglia, l'anno scorso io e Giuseppe abbiamo presentato il nostro libro in Lussemburgo e a Sarzana, e sempre più ho maturato una stima profonda per una giornalista che innanzitutto è una donna straordinaria.

Su facebook è accaduto talvolta scambiarci qualche frase che vorrebbe essere un attestato di tale stima, ma eccone uno davvero tangibile: Le due sponde, un fumetto di realtà di otto pagine, frutto di una collaborazione fra me e Laura, pubblicato sul suo sito Battgirl, di cui avevo già curato i banner. 
In questo post Laura Silvia Battaglia spiega perché ha scelto di utilizzare il linguaggio del fumetto per raccontare delle storie... Ne cito un estratto:

«Vale la pena raccontare le storie per immagini? E, soprattutto, quanto e quando ne vale la pena? Me lo sono chiesta parecchie volte durante i miei viaggi, dopo avere incontrato persone diversissime ed essermi imbattuta in storie degne di essere raccontate ma che, con molta probabilità, non avrebbero trovato spazio nei media tradizionali. Così, quando ho capito che i quotidiani e le televisioni sono abbastanza inclini a silenziarle del tutto, perché l'ennesimo rifugiato politico non fa notizia o perché una donna violata non è, in quel momento, funzionale all'agenda geopolitica, mi sono detta che sì, ne vale la pena. Di più, diventa un dovere, una necessità.»


E così che alcuni mesi fa Laura Silvia mi ha sottoposto i suoi scritti sulle storie di due donne molto coraggiose, una in Iraq e una in Iran, che lei aveva conosciuto personalmente... Mi ha molto emozionato e sinceramente onorato poterle raccontare attraverso il mio linguaggio: di loro, ho avuto anche la fortuna di vedere le immagini, una in video e una in foto, e per la prima volta ho realizzato un fumetto che mette insieme disegni e fotografie (ovvero, fotogrammi e foto). 
Abbiamo deciso di chiamare questa sezione del sito internet di Battgirl "Graphic Novel - Fumetti di realtà"...

giovedì 6 giugno 2013

Atmosfera di festival


Per la prima volta in assoluto, andrò all'Etnacomics.
Durante le due edizioni passate di questo festival internazionale di fumetto (ma anche di giochi e cultura pop) non mi trovavo a Catania: ho seguito l'evento a distanza da Pavia, pervasa da sentimenti e emozioni di difficile definizione. 
Adesso la mia casa è ad Alessandria. Stasera io e Giuseppe prenderemo un aereo per tornare a Catania, ospiti dell'Etnacomics. Qui c'è il programma definitivo del festival:
http://www.etnacomics.com/download/files/Programma2013.pdf

Ecco, dunque, entra in gioco l'emozione, ancora una volta. Forse perché non è capitato spesso di essere invitata come ospite di un festival di fumetto. Forse perché, nei confronti di tutti gli altri, mi sento io stessa padrona di casa che deve prendersi cura dei "veri" ospiti e assicurarsi che tutto funzioni per il meglio.

Lo scorso fine settimana, il 1 e 2 giugno, a poche centinaia di metri dalla mia casa alessandrina, al Chiostro di Santa Maria di Castello , per la prima volta si è tenuto InChiostro - Festival degli illustratori, calligrafi e stampatoriUn festival molto piccolo in confronto a Etnacomics, ma caratterizzato da un'atmosfera e da un calore di rara suggestione, a cui ho partecipato solo come visitatrice. A InChiostro, gli ospiti erano soprattutto professionalità già evidenziate dal sottotitolo del festival: illustratori, calligrafi e stampatori. Ma, con mia grande sorpresa, ho scoperto anche la presenza di alcuni autori di fumetti: Cristiano Spadavecchia, Fabrizio Longo e Alessandro Parodi. 
Mi sembra di aver provato, in parte, alcuni dei sentimenti che mi colpirono nei confronti dei primi Etnacomics. Avrei desiderato essere ospite e padrona di casa anche in questo caso, nonostante la mia vita sia ad Alessandria solo da pochi mesi?... Ad ogni modo, mi sono rimproverata per il mio scarso spirito di intraprendenza legato al mio consueto altalenante senso di inadeguatezza.

Ad InChiostro è stato molto facile entrare in contatto con gli ospiti del festival. C'erano professionalità e volontà di comunicarla ai visitatori, disponibilità alle domande, reciproca curiosità, gentilezza. C'erano artisti e artigiani. Arte nella sua forma più genuina e rigorosa dedizione erano lì. 

Nutro la speranza di trovare tutto questo e molto altro anche nell'anima di Etnacomics...