E già, negli ultimi mesi sto aggiornando molto poco il blog... E come mai?... Be', in parte perché da alcuni mesi il mio studio è anche la stanza dei giochi di mio figlio, che tra l'altro ormai gattona fino alla mia scrivania, riesce ad accendere la stampante e ha una passione per la ciabatta con tutte le spine attaccate e i fili della corrente. E ogni tanto, poi, si aggrappa alle mie ginocchia, mi guarda, sorride e gheggheggia: insomma, vuole certamente qualcosa, no?Lui cresce, ogni giorno. Io lo guardo, ogni giorno. A volte scrivo di lui, appunti di una sceneggiatura. Magari inutili, magari no. E ogni giorno disegno. Ma disegno altro.Nel tempo che mi è rimasto e che cerco di guadagnare incaricando una tata di giocare con il Piccolo Giorgio (già detto PG) al mio posto, sto lavorando a La Sposa Yemenita. Presto lo vedrete tutti, il mio nuovo libro, a me sembra bellissimo, ne sono contenta... Però, lo devo ammettere. Spesso me lo dico. Quanto vorrei disegnare mio figlio.
martedì 7 marzo 2017
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