Mi diverto
talmente con i conteggi, da tenere d’occhio perfino i mesi che sono passati dal
giorno del primo bacio con il mio ragazzo, e da segnalargli la cosa con la perfetta
dose di romanticismo da sbeffeggiare : "Tesoro, oggi è il nostro mesiversario.
Dunque, stiamo insieme da…" e giù il totale dei mesi, moltiplicati e sommati a
mente.
Novembre, è
il periodo del nostro anniversario. Nella mia testa, il giorno importante era
fissato a fuoco come il 19 novembre.
Dove potremo
andare, io e Giuseppe, quel giorno? Senz’altro, a mangiare qualcosa fuori… a
pranzo o a cena? Gli compro un regalo? E poi che faremo? Dai, gli faccio io una
sorpresa…
"Tesoro, il
19 facciamo l’anniversario, tu che ne dici di questa mia pensata…"
… me ne sono
accorta appena in tempo, che mi stavo sbagliando, soltanto una manciata di ore
prima. Mi sono ricordata il giorno giusto e che il 19 novembre non è la data del nostro anniversario, bensì quella della scomparsa di Maria Grazia Cutuli.
Per lungo
tempo io e Giuseppe abbiamo lavorato duramente tenendo sempre in mente questa
data, e il nostro libro è stato pubblicato a dieci anni da quel 19 novembre
2001. Per un altro anno, poi, Dove la
terra brucia ci ha portato in giro per l’Italia e all’estero, a parlare di
LEI: Lucca, Catania, Palermo, Alessandria, Faenza (RV), Maizières-lès-Metz
(Francia), Tolentino (MC), Lussemburgo, Sarzana (SP), San Benedetto del Tronto
(AP). E ci sarà un’altra presentazione del libro a Fusignano (RV) il prossimo 1
dicembre. E le locandine della VIII edizione del Premio di Giornalismo a lei
intitolato sono state realizzate con alcune immagini del fumetto. E presto il
libro verrà pubblicato in Spagna dalla Norma Editorial, editore di grande
rilievo nazionale. E sto lavorando anche alla colorazione del libro, per un
altro progetto. E ci sarebbe davvero molto altro…
A volte,
quando parliamo di lei in pubblico, cerchiamo di non usare il tono
confidenziale nato dallo stretto contatto con l’idea e la storia della sua
vita. Anche tra di noi, cerchiamo di non riferirci a lei semplicemente come
“Maria Grazia”. Poco tempo fa, Giuseppe mi chiedeva: “Secondo te, le saremmo
stati simpatici?”, ed io ho risposto senza esitazione, sì.
Mi immagino
la sua risata, che assomiglierebbe un po’ a quella di sua sorella Donata, a
ridere di tutta la confusione di date che ho fatto. Mi immagino i suoi occhi,
leggermente socchiusi nella sua espressione divertita. Io avrei voglia di dirle
grazie, ma se lo faccio va a finire che si irrita, perché non c’è mica bisogno
di fare troppe cerimonie. Lei già lo sa. Continuiamo a fumarci una sigaretta
insieme…
1 commento:
grazie per la buona lettura!!!
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