giovedì 27 ottobre 2011

... e anche sul Corriere.it

Ieri sera, il 26 ottobre...
... il giorno che Maria Grazia Cutuli avrebbe compiuto 49 anni, già.

... intorno alle ore 20:00, sulla homepage del Corriere della Sera è comparso un piccolo box con una delle immagini del nuovo fumetto.

Adesso, man mano che passano le ore, il box scende, scende, fino a scomparire ovviamente, ma qui c'è il link all'articolo scritto da Alessandro Trevisani, che ringraziamo!

Ecco un'istantanea scattata pochi minuti fa, per ricordare che ci siamo stati...

martedì 25 ottobre 2011

Il salto

Tre giorni fa il Corriere della Sera ha annunciato la pubblicazione del libro a cui Giuseppe e io abbiamo lavorato per ben due anni, Maria Grazia Cutuli – dove la terra brucia, per l’editore Rcs libri, marchio Rizzoli Lizard. Sarà in libreria dal 26 ottobre, il giorno in cui l’inviata del Corsera, uccisa in Afghanistan nell’autunno del 2001, avrebbe compiuto 49 anni.

Ci sarebbero tante cose da raccontare, e per molte di queste sarebbe doveroso fare dei chiarimenti al più presto, ma questo post è soltanto un’introduzione a una serie di argomenti, tra cui l’idea, il progetto, la documentazione, lo storyboard, le tavole a fumetti…

Adesso mi preme solamente sottolineare che in questo fumetto non sono stata da sola. Anzi, da sola non avrei neppure immaginato di lavorare a un soggetto simile, e ancora, se, una volta cominciato il lavoro, mi fossi ritrovata a portarlo avanti senza Giuseppe, mi sarei rifiutata di proseguire. A due anni e mezzo dal mio precedente graphic novel, Prospettive, due miei grandi fan che hanno letto tutto quanto ho pubblicato finora – banalmente, mamma e papà! – si sono stupiti dell’eccessivo salto di qualità.

«Paola, tu sei figlia mia, ti voglio bene, lo sai» mi ha detto oggi mia madre in videochiamata da St. Veit an der Glan «ma te lo devo proprio dire, questo fumetto, rispetto agli altri…» e annuisce, con un’espressione che indica gli attributi di un’opera molto migliore di quella che l’ha preceduta «insomma, si vede che c’è dietro Giuseppe.»

Non sarà affatto facile spiegare ai lettori come si è articolata la nostra collaborazione durante la realizzazione del libro e l’importanza del lavoro di ciascuno di noi. Prevedo che, innanzitutto, in tanti si lasceranno impressionare dai disegni. Poi, Giuseppe non è il tipo di persona da rendere giustizia ai propri meriti solo per mettersi in luce. Infine, quando sarò io a spiegare perché il suo contributo è stato, nel vero senso della parola, fondamentale, qualcuno potrà obiettare che è l’amore a farmi parlare in un certo modo, perché Giuseppe è il mio compagno da quasi otto anni.

Ma qui lo ribadisco: Maria Grazia Cutuli – dove la terra brucia nasce da un’idea di Giuseppe Galeani. È stato lui a costruire le basi di questo fumetto e gli obiettivi, il timone, le redini, o come le volete chiamare, sono sempre stati nelle sue mani. Tutte le volte in cui io ho rischiato di perdermi nella marea delle informazioni che avevamo raccolto, a mollo nelle mie stesse lacrime per non sentirmi all’altezza delle responsabilità, c’era sempre lui a farmi riemergere.

Siamo stati a parlare del fumetto a tutte le ore del giorno, seduti sugli scalini dell’ingresso e avvolti nel piumino del letto. Lui che mi conosce benissimo, ha saputo tirare fuori il meglio di me, cosa che non mi capiterebbe mai con un normale sceneggiatore. È sempre stato presente e attivo, dai primi schizzi degli studi sul volto di Maria Grazia Cutuli fino all’ultima correzione ai testi che proponeva la Rizzoli. «È come fare un bambino» ha detto qualche volta Giuseppe gongolante, mentre io oso a stento chiamarlo così, avendo rivolto più spesso il desiderio a quello che vorrei in carne e ossa «Lo abbiamo fatto insieme». Insieme, intimamente.

domenica 23 ottobre 2011