Ho conosciuto Laura Silvia Battaglia durante la progettazione di "Maria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia", e penso sempre all'amicizia con lei come a un "regalo" da parte della nostra comune conterranea.
Insieme a Laura Silvia Battaglia, l'anno scorso io e Giuseppe abbiamo presentato il nostro libro in Lussemburgo e a Sarzana, e sempre più ho maturato una stima profonda per una giornalista che innanzitutto è una donna straordinaria.
Su facebook è accaduto talvolta scambiarci qualche frase che vorrebbe essere un attestato di tale stima, ma eccone uno davvero tangibile: Le due sponde, un fumetto di realtà di otto pagine, frutto di una collaborazione fra me e Laura, pubblicato sul suo sito Battgirl, di cui avevo già curato i banner.
In questo post Laura Silvia Battaglia spiega perché ha scelto di utilizzare il linguaggio del fumetto per raccontare delle storie... Ne cito un estratto:
«Vale la pena raccontare le storie per immagini? E, soprattutto, quanto e
quando ne vale la pena? Me lo sono chiesta parecchie volte durante i
miei viaggi, dopo avere incontrato persone diversissime ed essermi
imbattuta in storie degne di essere raccontate ma che, con molta
probabilità, non avrebbero trovato spazio nei media tradizionali. Così,
quando ho capito che i quotidiani e le televisioni sono abbastanza
inclini a silenziarle del tutto, perché l'ennesimo rifugiato politico
non fa notizia o perché una donna violata non è, in quel momento,
funzionale all'agenda geopolitica, mi sono detta che sì, ne vale la
pena. Di più, diventa un dovere, una necessità.»
E così che alcuni mesi fa Laura Silvia mi ha sottoposto i suoi scritti sulle storie di due donne molto coraggiose, una in Iraq e una in Iran, che lei aveva conosciuto personalmente... Mi ha molto emozionato e sinceramente onorato poterle raccontare attraverso il mio linguaggio: di loro, ho avuto anche la fortuna di vedere le immagini, una in video e una in foto, e per la prima volta ho realizzato un fumetto che mette insieme disegni e fotografie (ovvero, fotogrammi e foto).
Abbiamo deciso di chiamare questa sezione del sito internet di Battgirl "Graphic Novel - Fumetti di realtà"...
sabato 22 giugno 2013
giovedì 6 giugno 2013
Atmosfera di festival

Durante le due edizioni passate di questo festival internazionale di fumetto (ma anche di giochi e cultura pop) non mi trovavo a Catania: ho seguito l'evento a distanza da Pavia, pervasa da sentimenti e emozioni di difficile definizione.
Adesso la mia casa è ad Alessandria. Stasera io e Giuseppe prenderemo un aereo per tornare a Catania, ospiti dell'Etnacomics. Qui c'è il programma definitivo del festival:
http://www.etnacomics.com/download/files/Programma2013.pdf
Ecco, dunque, entra in gioco l'emozione, ancora una volta. Forse perché non è capitato spesso di essere invitata come ospite di un festival di fumetto. Forse perché, nei confronti di tutti gli altri, mi sento io stessa padrona di casa che deve prendersi cura dei "veri" ospiti e assicurarsi che tutto funzioni per il meglio.

Mi sembra di aver provato, in parte, alcuni dei sentimenti che mi colpirono nei confronti dei primi Etnacomics. Avrei desiderato essere ospite e padrona di casa anche in questo caso, nonostante la mia vita sia ad Alessandria solo da pochi mesi?... Ad ogni modo, mi sono rimproverata per il mio scarso spirito di intraprendenza legato al mio consueto altalenante senso di inadeguatezza.
Ad InChiostro è stato molto facile entrare in contatto con gli ospiti del festival. C'erano professionalità e volontà di comunicarla ai visitatori, disponibilità alle domande, reciproca curiosità, gentilezza. C'erano artisti e artigiani. Arte nella sua forma più genuina e rigorosa dedizione erano lì.
Nutro la speranza di trovare tutto questo e molto altro anche nell'anima di Etnacomics...
sabato 23 marzo 2013
In Austria, a Klagenfurt...

Le foto le ha scattate mia madre, che lavora in un altro ristorante italiano di Klagenfurt, il "Michelangelo". Proprio grazie a lei sono arrivata in Austria, per merito del suo "vizio" di parlare ad ogni occasione utile della figlia fumettista!...
Mia madre mi ha detto che devo andare assolutamente in Austria a trovarla per firmare il disegno del bar. Io ho risposto che avevo fatto una firma nell'angolo destro, in basso, in verticale... Ma anch'io ho un vizio, ed è quello che mi dimentico troppo spesso di inserire il mio nome nei miei disegni, oppure lo faccio in un modo così poco invasivo da risultare invisibile.
Al "Michelangelo" sono stata lo scorso dicembre e non posso dimenticare di aver mangiato benissimo, e so per certo che la gestione del ristorante è comune a quella de "La Bottega". Per tornare in Austria, come motivo mi basta quello di voler riabbracciare mia madre, ma se voglio essere motivata ancora di più... non vedo l'ora di fare al più presto un sopralluogo di persona a "La Bottega"!
venerdì 11 gennaio 2013
Forse un centinaio di volte
Il personaggio di Fiore è interpretato dalla magistrale Mariangela Melato. Anni fa, quando cercavo di studiare l'espressività del volto umano, raccoglievo decine di fotogrammi da "Mimì" con il viso della Melato, lo disegnavo e lo ridisegnavo.
Solo un paio di mesi fa, l'avevo riscoperta nella "Medea" di Euripide, opera teatrale che ho potuto visionare integralmente su youtube. Esclusivamente al teatro Mariangela Melato si dedicava da alcuni anni. Il cuore mi si era riempito di commozione e di ammirazione. Mi venne così voglia di rintracciare un suo spettacolo, per assistere di persona a una sua interpretazione. Scoprii che era in cartellone al teatro Elfo Puccini di Milano, dall'8 al 25 novembre, con "Il dolore", monologo autobiografico sull'amore e la sofferenza.
Mi dissi che ero fortunata, ma solo per mezzo minuto. Il sito internet del teatro annunciava che lo spettacolo non si sarebbe più tenuto a causa delle condizioni di salute della Melato, unitamente agli auguri di guarigione per l'attrice, a cui, in cuor mio, ho partecipato.
Oggi Mariangela Melato non è più in vita.
La riscopro in un piccolo divertente cameo nel "Il Pap'occhio", che si può trovare su internet con il titolo "la figlia di Iorio". Poi la ammiro di nuovo nella mia sequenza preferita.
Rido e mi commuovo. E la disegno, ancora una volta.
domenica 6 gennaio 2013
La Lorena su di noi
Stamattina, a pag. 28-29 de La Lettura, inserto domenicale del Corriere della Sera, è stato pubblicato "La Lorena su di Noi", un minicomic autobiografico scritto da Giuseppe Galeani e da me disegnato... Ecco una vignetta!
Si tratta di un fumetto autobiografico che racconta del nostro viaggio nella regione della Lorena, in Francia, meta di immigrazione di migliaia di italiani nel secolo scorso...
Inizia bene questo 2013!
lunedì 31 dicembre 2012
lunedì 19 novembre 2012
Confusione di date
Mi diverto
talmente con i conteggi, da tenere d’occhio perfino i mesi che sono passati dal
giorno del primo bacio con il mio ragazzo, e da segnalargli la cosa con la perfetta
dose di romanticismo da sbeffeggiare : "Tesoro, oggi è il nostro mesiversario.
Dunque, stiamo insieme da…" e giù il totale dei mesi, moltiplicati e sommati a
mente.
Novembre, è
il periodo del nostro anniversario. Nella mia testa, il giorno importante era
fissato a fuoco come il 19 novembre.
Dove potremo
andare, io e Giuseppe, quel giorno? Senz’altro, a mangiare qualcosa fuori… a
pranzo o a cena? Gli compro un regalo? E poi che faremo? Dai, gli faccio io una
sorpresa…
"Tesoro, il
19 facciamo l’anniversario, tu che ne dici di questa mia pensata…"
… me ne sono
accorta appena in tempo, che mi stavo sbagliando, soltanto una manciata di ore
prima. Mi sono ricordata il giorno giusto e che il 19 novembre non è la data del nostro anniversario, bensì quella della scomparsa di Maria Grazia Cutuli.
Per lungo
tempo io e Giuseppe abbiamo lavorato duramente tenendo sempre in mente questa
data, e il nostro libro è stato pubblicato a dieci anni da quel 19 novembre
2001. Per un altro anno, poi, Dove la
terra brucia ci ha portato in giro per l’Italia e all’estero, a parlare di
LEI: Lucca, Catania, Palermo, Alessandria, Faenza (RV), Maizières-lès-Metz
(Francia), Tolentino (MC), Lussemburgo, Sarzana (SP), San Benedetto del Tronto
(AP). E ci sarà un’altra presentazione del libro a Fusignano (RV) il prossimo 1
dicembre. E le locandine della VIII edizione del Premio di Giornalismo a lei
intitolato sono state realizzate con alcune immagini del fumetto. E presto il
libro verrà pubblicato in Spagna dalla Norma Editorial, editore di grande
rilievo nazionale. E sto lavorando anche alla colorazione del libro, per un
altro progetto. E ci sarebbe davvero molto altro…
A volte,
quando parliamo di lei in pubblico, cerchiamo di non usare il tono
confidenziale nato dallo stretto contatto con l’idea e la storia della sua
vita. Anche tra di noi, cerchiamo di non riferirci a lei semplicemente come
“Maria Grazia”. Poco tempo fa, Giuseppe mi chiedeva: “Secondo te, le saremmo
stati simpatici?”, ed io ho risposto senza esitazione, sì.
Mi immagino
la sua risata, che assomiglierebbe un po’ a quella di sua sorella Donata, a
ridere di tutta la confusione di date che ho fatto. Mi immagino i suoi occhi,
leggermente socchiusi nella sua espressione divertita. Io avrei voglia di dirle
grazie, ma se lo faccio va a finire che si irrita, perché non c’è mica bisogno
di fare troppe cerimonie. Lei già lo sa. Continuiamo a fumarci una sigaretta
insieme…
domenica 4 novembre 2012
Turisti a Lucca Comics

E così c’è
stato molto tempo per dedicarmi a un’attività a cui avevo sempre sperato di
dedicare maggiore attenzione del solito: le mostre, gli showcase e gli
incontri… spinta dalla curiosità, in cerca di emozioni e, alla fine, sorpresa
dalla scoperta di modelli.

Fra gli
incontri e gli showcase che ho seguito, solo un paio mi hanno presa al punto di
aver voglia di ritrarre le facce degli autori protagonisti…
Ho seguito
la lectio magistralis di Mino Milani,
uno sceneggiatore che, confesso, non conoscevo prima di aver letto il programma
di Lucca C&G. In realtà, non sapevo se Lucca C&G avesse mai organizzato
incontri di questo tipo, e la cosa mi incuriosiva. Leggere la biografia di Mino Milani su internet ha continuato a
destare il mio interesse. Innanzitutto, il luogo e la data di nascita: Pavia, 3
febbraio 1928… ma guarda, uno sceneggiatore di Pavia! Poi, una produzione di
scritti in numero impressionante.
All’incontro,
sono riuscita a trovare un posto in seconda fila e, dopo avere ascoltato la
presentazione da parte di un commosso Giulio Cesare Cuccolini, ho capito che quel
signore anziano al suo fianco era una persona molto speciale.
Aveva smesso
di scrivere avventure a fumetti trent’anni fa, eppure il solo immaginare il
ricordo delle sue storie è stato sufficiente a far battere i cuori del pubblico. Ho
cominciato a disegnarlo e a prendere appunti, ma non sono riuscita a ritrarlo in
modo accettabile. Credo sia uno di quegli uomini straordinari capaci di
raccontare una stessa storia in modo da far ridere o da far piangere.
Mi ricordo
il suo approfondimento sulle origini del termine “avventura”: dal
latino ad ventura, affrontare il
mondo che verrà. Le storie di avventura insegnano ad affrontare la vita, a
combattere senza fuggire di fronte agli ostacoli.
Mi ricordo
di quello che ha detto a proposito della censura. Se un autore scrive solo per
mestiere, privandosi della passione e del coraggio delle nuove idee, finisce
per fare esclusivamente quello che vogliono gli altri. La censura delle nuove
idee generata dal compiacimento altrui è da combattere. La sola costruttiva
censura è quella che un autore deve dare a sé stesso, in coerenza con sé stesso.
Mi ricordo
la sua ultima citazione, mentre ha commentato la differenza fra la generazione
dei “ragazzi” che leggevano le sue storie e tutti i giovani cosplayer che aveva
visto in giro per Lucca:
«Credo di
essere sempre pronto a un vino vecchio e a un’idea nuova»
a cui è
seguita una lunga standing ovation…
Anche
durante il Comic Talk con Barbara Canepa, David Beauchard, Tuono Pettinato,
Kevin O’Neal e Jim Lee, ho provato a fare dei ritratti, e stavolta il risultato mi ha
lasciato una certa soddisfazione…
Di Tuono e
David B. avevo già osservato i lineamenti in altre occasioni, mentre i
rimanenti autori li vedevo di persona per la prima volta. Strano che non avessi mai visto prima Barbara Canepa, anche se ho amato tanto la sua “Skydoll”!
A loro sono state rivolte poche domande, a cui rispondevano a turno. Dal pubblico, gli è stato chiesto quale fosse “la più grande difficoltà che avessero mai affrontato come autore di fumetti, in tutta la loro carriera”. Le risposte sono state sorprendenti e divertenti. Barbara Canepa ha raccontato di tutti i “no” che le rifilavano le case editrici, le espressioni di disgusto da parte di alcuni editori e i momenti di solitudine di questo mestiere di misantropi, e invitava i fumettisti fra il pubblico (di certo, ce ne dovevano essere tanti altri come me) a non scoraggiarsi mai. Di contro, Jim Lee ricordava con nostalgia i periodi precedenti al suo esordio, quando si impegnava tantissimo per trovare la propria strada, mentre il più piccolo incoraggiamento da parte di un editore portava l’estasi e il batticuore che non torneranno mai più.
Da qualche settimana abito ad Alessandria, in una bella casa dove io e Giuseppe abbiamo portato tutti i libri accumulati nel corso dei quattro anni trascorsi a Pavia. Al termine del trasloco, dopo aver contato trentacinque scatoloni di peso oscillante fra i 15 e i 20 kg, ci eravamo rifiutati di comprare anche un solo libro nuovo. A Lucca, però, la nostra convinzione si è dissolta come neve al sole. E così eccoli lì sul tavolino dell’ingresso, tutti i fumetti che abbiamo comprato... Mi è mancata l'occasione di girare per bene, e alla fine i miei acquisti si sono rivolti a pochissimi editori, lasciandomi quasi una sensazione di colpa.
Adesso li guardo e già penso a qualcos'altro. Ad occhio e croce, mi chiedo se riempirebbero un altro mezzo scatolone, e quanti kg possano pesare…
Adesso li guardo e già penso a qualcos'altro. Ad occhio e croce, mi chiedo se riempirebbero un altro mezzo scatolone, e quanti kg possano pesare…
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martedì 22 maggio 2012
La primavera digitale del fumetto

Il venerdì,
ho potuto apprezzare la maggior parte degli interventi presentati al convegno “L’era digitale del fumetto”,
in particolare le questioni legali legate al diritto d’autore. Credo che la
relatrice, l’avvocatessa Annalisa Spedicato, non si aspettasse tanta
partecipazione e curiosità da parte del pubblico, che, al contrario, ha
dimostrato di avere la necessità di approfondire i vari argomenti legati alla
distribuzione del fumetto sul web, e alla sua trasformazione in opera digitale:
nel libro Il diritto
d'autore nelle opere a fumetti (realizzato insieme a Salvatore Primiceri - la
principale “mente” del FullComics), che è stato regalato a tutti i partecipanti
al convegno, vengono analizzati nel dettaglio. Al momento sembrano esserci
molti vuoti normativi, per cui si raccomanda che all’interno del contratto tra
autore ed editore venga curato ogni minimo particolare. In effetti il dubbio sorge su tutti quei contratti stipulati e firmati qualche anno fa, sulla base
dei quali alcuni editori hanno cominciato comunque a produrre degli e-comics…
C’è stato inoltre
l’intervento di Gianfranco Cordara, il Creative Director Disney Publishing
Wordwide, che ha illustrato i vari tentativi, da parte degli editori, di un
passaggio di un’opera a fumetti cartacea al supporto digitale. Riporto un
estratto del suo intervento (qui il link all’articolo completo):

Provo a
raccogliere le riflessioni che ho raccolto finora sul fumetto digitale, al
momento distinguibile in cinque categorie:
1) Webcomic
2) Motion Comics
3) E-comics: fumetti da leggere su e-reader
(es. Kindle, iPhone, iPad)
1.
WEBCOMIC. Fra tutte le tipologie di fumetto digitale, il webcomic è certamente
il più interessante: si tratta generalmente di fumetti inediti (nascono per
essere innanzitutto pubblicati e letti sul web) ed ne esiste già una vastissima
produzione (in Italia, la pubblicazione di uno dei più popolari, Eridian, risale al dicembre 2003). Pur
mantenendo la peculiarità del linguaggio, il fumetto si trasforma, sfruttando
le potenzialità del nuovo supporto.
Cambia la
struttura della storia: in genere la narrazione di articola in piccoli episodi autoconclusivi. Cambia il formato e la
gestione della tavola: per lo più, il webcomic è realizzato su striscia
orizzontale, ma ci sono anche molti esempi di una breve serie di tavole allineate in verticale (ZeroCalcare, Davvero) o una lunga pagina sviluppata in verticale (Verticalismi). Cambia la periodicità:
per un lettore di webcomic è quasi inaccettabile aspettare più di una settimana
per conoscere il seguito di un episodio del fumetto.
Per un
autore di webcomic, il web fornisce
visibilità e un riscontro immediato da parte dei lettori che possono
commentarlo. I commenti possono rivelarsi perfino utili allo
sviluppo della narrazione o a valutare il gradimento dei personaggi. I “commentatori” si
divertono a scrivere e analizzare le piccole questioni legate ai comportamenti dei personaggi, fino a sentirsi parte di una
community.
Il web è
meritocratico, ma ci sono ben pochi esempi di autori che riescono a ottenere
delle gratificazioni ben “monetizzate”.
Il personaggio
può essere tanto amato da un pubblico al punto che iniziare a produrre il
relativo merchandising diventa una
buona opportunità di profitto. Ancora, il
webcomic può essere notato da un editore, che raccoglie i vari episodi in volume – come
A panda piace (che oggi compie
quattro anni di pubblicazioni sul web!) da Edizioni BD.
La casa
editrice Shockdom (qui la pagina di presentazione) è stata
la prima a creare fumetti non per la carta ma per il web, mettendo a
disposizione degli autori di webcomic
la propria piattaforma, con la possibilità per molti fumettisti di interagire
fra loro nella community. I webcomic
più amati dai lettori sono anche diventati dei libri, merchandising per gli stessi affezionati alla striscia. L’editore
si preoccupa di trovare strategie per la comunicazione e la monetizzazione dei propri
fumetti, inserendo anche dei banner
pubblicitari nel proprio sito.

2. MOTION
COMICS. Non sono sicura che dovrebbero essere chiamati ancora “fumetti”, i motion comics: si tratta di immagini tratte da storie a fumetti pubblicate su
stampa, e riassemblate in forma di video. Scompare la classica gabbia della
tavola a fumetti, le vignette diventano fotogrammi mentre i balloon e
didascalie sono sostituite o integrate dal suono di una voce narrante o delle voci dei
personaggi. Vengono spesso inseriti degli elementi di animazione, prime fra
tutti lo scorrimento delle immagini, non di rado separate su più piani diversi,
che però non rendono il motion comic un anime.
Lo spettatore – non più il lettore!... – ascolta e segue i ritmi dettati dal
video, contemplando fondamentalmente delle immagini statiche. Su youtube se ne può trovare qualche esempio, ma non in lingua italiana. Qui c'è il booktrailer del motion comic di Watchmen.
3. E-COMICS.
E arriviamo alla questione che preoccupa tanti editori… Gli e-comics, che avrebbero dovuto risollevare
le case editrici e i fumettisti dalla crisi… Al momento, però, in Italia sembra che
la stragrande maggioranza degli e-comics
siano soltanto fumetti cartacei “convertiti” per gli e-reader.
DAL
CARTACEO ALL’E-COMIC
Sono le
tipologie di adattamento ad essere diverse, si va alla fedele riproduzione
dell’originale cartaceo al “potenziamento” del fumetto con elementi aggiuntivi:
b)
scomposizione in vignette: dalla tavola a fumetti originale si tagliano le
varie vignette, in modo che la lettura scorra un’immagine per volta;
c)
effetti di animazione o effetti sonori: i balloon e le onomatopeie compaiono balzando dall'immagine, alcuni oggetti si
muovono, si sente lo scroscio della pioggia…
d) contenuti
e informazioni supplementari: il fumetto viene integrato con elementi di augmented reality.
Anche Disney ha puntato sugli e-comics
di questo tipo. Nel dicembre 2009 lancia Digicomics, un sistema sviluppato per la lettura e la vendita dei
suoi fumetti sull’Iphone. Il negozio assomiglia all’App Store. La ricerca delle
singole storie (non numeri interi delle riviste) è agevolata dalla suddivione
in categorie, anche secondo il personaggio preferito. La lettura dei fumetti
avviene vignetta per vignetta: in questo caso, va sottolineato, di tratta di
fumetti realizzati per la stampa e poi adattati al nuovo supporto.
Per quanto riguarda il
potenziamento con l’augmented reality,
dallo scorso novembre 2011 è stata resa disponibile la App di Dr Jekill e Mr Hyde di Lorenzo Mattotti,
la prima applicazione Einaudi per iPad. Oltre al fumetto, il lettore può
godersi gli sketches e le matite di base delle varie tavole e delle interviste
video con l’autore. Niente di strano che l’applicazione, scaricabile
gratuitamente da App Store, pesa ben 818 MB.
Chi non è provvisto di iPad
(come la sottoscritta, sigh...), al momento può accontentarsi di vedere il booktrailer.
DALL’
E-COMIC AL CARTACEO

… banalmente, a mio modesto
parere, essendo i nuovi supporti di lettura digitale ancora poco diffusi, la
primavera digitale degli e-comics non
è affatto cominciata. In realtà, si potrebbe sostenere che anche il webcomic non sia molto conosciuto. Anche
per questo ho pensato a un mio piccolo contributo con questo post. Senz’altro, per
un fumettista può diventare allettante l’opportunità di realizzare un fumetto
senza preoccuparsi del numero di pagine e con la libertà di usare il colore a
piacimento, ma per quello c’è già il web. Perché sobbarcarsi il rischio di
realizzare prematuramente un fumetto ad
hoc per un e-reader?...
Le app per i bambini sono forse le più vendute, e quindi è ragionevole supporre che l’idea giusta giunga da
uno di loro, veri fruitori degli e-comic,
in futuro. D’altra parte, per quelle generazioni di lettori non troppo bambini
nè troppo anziani… aspetto ancora il capolavoro, un eccezionale e-comic che possa sbalordire tutti.
domenica 13 maggio 2012
La primavera digitale
Quest'anno è arrivata la "primavera digitale" alla fiera del libro di Torino, e per questo ho deciso di compiere uno sforzo nella direzione delle nuove tecnologie...
Prima di tutto, mi sono intestardita ad aggiornare il blog con un nuovo banner e dei nuovi colori per i titoli e i link dei testi dei post. Per anni, ero stata convinta che non fosse possibile applicare al blog un'immagine del banner come la volevo io, ma ho avuto il piacere di ricredermi - al prezzo di sentirmi un po' stupida...
A Torino, ho partecipato a vari incontri, la maggior parte dei quali molto utili, sulle applicazioni dell'"Augmented Reality" e del "Web Marketing" all'editoria, e ho ascoltato le testimonianze di una casa editrice esclusivamente digitale, la "Emma Books".
Mi sono affiancata ai ragazzini che maneggiavano con estrema disinvoltura i differenti supporti per la lettura degli e-book (gli Ipad, i Sony Tablet S, i vari Kindle e tutti i loro inseguitori...), fino al momento in cui anch'io ho cominciato a toccarli.
Non è che non l'avessi fatto prima per avversione. Soltanto, non sapevo da dove cominciare, non mi era sembrato di averne bisogno ma soprattutto non mi era ancora capitato di vedere tutte insieme tante persone che avessero già confidenza con gli e-reader, al punto da non voler correre il rischio di sembrare un fossile al loro confronto. Ancora, ho cominciato a comprendere, anche solo in minima parte, il fatto che gli e-book rappresentano la possibilità di rispondere a un bisogno molto preciso, a volte.
Il caso delle lettrici degli e-book "rosa" di Emma Books ha attirato la mia attenzione, nel momento in cui si è cercato di spiegare come alcune appassionate di femminile (dentro al quale, in realtà, si incanalano generi diversi: commedie, giallo, erotico, classico...) si vergognano a comprare in libreria i loro libri preferiti, e magari, tenerli in vista nei propri scaffali. Con questo espediente del libro digitale, hanno trovato la soluzione: acquisto on line e archiviazione del libro nella memoria dell'e-reader o del computer.
Ho scoperto anche la possibilità, almeno per i libri di Emma Books, di vivere una prima esperienza di lettura di un e-book senza avere un e-reader. In questo link si trova una utilissima "Piccola guida agli e-book" e da lì si può accedere anche ad un articolo che spiega "Come leggere un ebook senza un e-reader".
Così, oggi ho cominciato a leggere sul mio Mac, innanzitutto con un e-book gratuito e poi con un altro libro di Emma Books, approfittando dell'offerta attiva fino a domani lunedì 14 maggio: tutti i libri a € 0,99 ...
Per quanto riguarda il fumetto, la questione degli e-book è molto più complicata: a cominciare dal fatto che la maggior parte degli e-reader più diffusi ha uno schermo di 15 cm e visualizza tutte le immagini in bianco e nero.
La settimana prossima, il 19 maggio, andrò al Fullcomics a Milano per un convegno su "L'era digitale nel fumetto". Voglio farmi una mia idea, voglio parlarne...
martedì 8 maggio 2012
Per i ventitré mila italiani di Lussemburgo

Come ci siamo arrivati, io e Giuseppe, con il nostro
libro?... Attraverso un’incredibile rete di coincidenze. Giuseppe è stato in
Lussemburgo lo scorso gennaio, a parlare di “Dove la terra brucia” ad una sua
amica, conosciuta anni prima ad un corso di organizzatori di eventi culturali a
Torino, Lucia Mazzucato, che lo ha presentato a diversi soggetti che operano nell'ambito della cultura italiana in Lussemburgo: il direttore dell’Istituto di Cultura;
Luisa Spagnolli, titolare della Libreria Italiana; Paola Cairo di PassaParola
Magazine.
È nata così l’idea della presentazione
all’Università. Al fine di inserire un altro elemento di interesse
sull’argomento, Giuseppe ha poi suggerito di invitare alla presentazione Laura
Silvia Battaglia, giornalista di “Avvenire”, reporter di guerra free lance, che ha realizzato il video documentario su
Maria Grazia Cutuli "Il prezzo della verità”. Incredibile, scoprire che Paola Cairo era amica di
Laura Silvia!... Quest’ultima, a sua volta, ha proposto all’artista catanese
Rossella Cosentino di realizzare ed esporre in Lussemburgo un’opera su Maria
Grazia Cutuli.
A tutte queste persone, che ci hanno permesso di
vivere queste nuove esperienze, va la nostra gratitudine.
Così, la sera del 4 maggio, l’incontro si è incentrato sulla figura
della Cutuli, raccontata secondo il libro, il documentario, e l’opera d’arte. A
me e a Giuseppe ha fatto molto piacere in particolare avere al nostro fianco
Laura Silvia Battaglia, che ha portato alle argomentazioni affrontate le sue
testimonianze e la sua professionalità. È stato possibile, a partire dalla vita
di Maria Grazia Cutuli e dal nostro libro, cogliere diversi nuovi spunti, di
cui nelle precedenti presentazioni io e Giuseppe non avevamo le conoscenze e la
specializzazione tali da sottoporli o approfondirli. C’è stato molto da dire,
si è visionato il documentario, e poi l’incontro è continuato anche con delle
domande da parte del pubblico.
La mattina successiva, siamo stati tutti
ospiti della trasmissione “Voices by PassaParola” presso Radio ARA. Anche in
questo caso, abbiamo discusso di alcuni temi mai affrontati in pubblico, in
passato. Rispetto all’incontro tenuto all’Università c’è stato meno tempo a
disposizione: abbiamo parlato pochissimo dell'agguato e molto più del mestiere
delle reporter di guerra. Durante gli intervalli, toglievamo le cuffie e
dondolavamo la testa al ritmo dei bei sottofondi musicali. Si può riascoltare
la puntata in streaming a questo link.
Dopo la puntata in radio, abbiamo
passato il resto della mattinata e del pomeriggio in compagnia di Lucia
Mazzucato, che da due anni vive in Lussemburgo e si occupa della gestione di un
sito web di architettura, design e arte contemporanea, spacecoolhunting.eu.
Lucia conosce bene la città, e
fortunatamente non si è scatenato troppo il mal tempo, anzi. Durante la nostra
lunga passeggiata siamo prima passati dalla Libreria Italiana, e poi alle
bancarelle allestite per la Octave, tipica festa annuale lussemburghese. Ricordo
di aver assaggiato delle
deliziose “Gromperenkichelcher”,
grosse frittelle di patate lesse e uova, schiacciate con aglio, pepe e
prezzemolo (ma forse c’è qualche altra spezia, erano troppo saporite!…).
Subito dopo pranzo, il sole ha
illuminato i diversi quartieri della città, i ponti, le fortificazioni, i
ruscelli e i parchi lussureggianti. Mai avevo visto tanto verde in tante
tonalità differenti, tutte insieme.
… alla fine, la mia curiosità sul
Granducato del Lussemburgo e sulla sua capitale è ancora molto vivace. La città
dona gioia per gli occhi, ma anche degli argomenti piuttosto singolari: abbiamo
discusso con tanti italiani circa le politiche interne di questo piccolo stato
e i diversi livelli di integrazione fra i lussemburghesi e gli stranieri, più
numerosi di loro nella capitale.
Vorrei ritornarci….
giovedì 3 maggio 2012
In Lussemburgo, da domani...
Io e Giuseppe ci prepariamo per un'altra partenza alla volta del Lussemburgo. Insieme a noi ci sarà Laura Silvia Battaglia, giornalista per la redazione esteri di Avvenire, che ha realizzato il video documentario su Maria Grazia Cutuli "Il prezzo della verità" (uno dei primi documenti su MGC a cui io e Giuseppe abbiamo fatto riferimento per la realizzazione del fumetto).
Domani pomeriggio, venerdì 4 maggio ore 19, saremo all'Université du Luxembourg, per un incontro organizzato dall'Università insieme alla Libreria Italiana, l'Istituto di Cultura Italiana in Lussemburgo e la rivista PassaParola.
Sabato mattina 5 maggio, ore 10:00-11:30, saremo ospiti alla trasmissione radiofonica VOICES BY PASSAPAROLA, trasmessa in lingua italiana in Lussemburgo. Qui c'è il link alla rivista Passaparola.
Partenza da Pavia domattina alle 6. Al rientro, domenica pomeriggio, il rapporto completo!
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