A Dicembre, in occasione dell’evento palermitano Fumetti sotto l’albero, ebbi un colloquio con il buon Sergio Algozzino che mi spiegò le tappe del suo prossimo viaggio ad Angoulême - pronunciando la parola “tgv”, che non avevo mai sentito – e mi fece omaggio di preziosi appunti per l’alloggio. L’idea che mi suggerì fu di ANDARE comunque, perlomeno proprio per farmi un’idea sul mercato.
DI COLPO mi sono quasi convinta ad andare.
Ne ho subito parlato con il mio Giuseppuzzo: in quel momento lui si trovava ad Acqui Terme, dove insegna lettere classiche come stimato professore di liceo. A lui sarebbe piaciuto venire, ma proprio nella settimana dal 21 al 27 gennaio aveva degli impegni col dottorato. Ho comunque avuto la sua benedizione.
Nel frattempo, a Catania ho facilmente coinvolto nell’avventura il mio amico fumettista Simone Campisano.
La mia maggiore preoccupazione era il fatto di sapere che la mia permanenza a Catania aveva i giorni contati: SAPEVO che l’azienda dove ho lavorato negli ultimi tre anni mi avrebbe licenziata il 31 dicembre, e cosa avrei fatto dopo? Sarei rimasta a Catania o avrei raggiunto Giuseppy ad Acqui, con la consapevolezza che ANCHE lui fra qualche mese dovrà trasferirsi in un’altra città? Dopo parecchi scervellamenti e numerose ore di ricerca su internet presi la mia decisione…
1) trasferirmi ad Acqui Terme il 12 gennaio
2) partire per Angoulême con aereo Torino-Parigi il 23 gennaio
3) ricongiungermi con l’amico Simone a Parigi Montparnasse nel pomeriggio
4) prendere il tgv insieme e arrivare a Cognac la sera
5) goderci il festival dal 24 al 27 gennaio
6) ripartire da Angoulême col tgv fino a Parigi
7) prendere l’aereo Parigi-Milano il 28 gennaio
8) salutare Simone a Milano… io torno ad Acqui e lui a Catania

Ho potuto avere dei colloqui con editori e autori che non conoscevo, francesi e non, spesso con una copia di IdJ in mano – ricordo l’attenzione che mi hanno dimostrato gli editori di Casterman, Paquet e Vertige Graphics, e soprattutto l’editore Michel Jans di Mosquito, e li ringrazio. Un grazie anche a Stefano Casini, Andrea Mutti e Luca Malisan. Io e Simone abbiamo incrociato un sacco di volte un abile autore spagnolo, Maximo Vento, e abbiamo parlato anche con un bravissimo e consigliatissimo autore messicano dagli occhi ridenti, Tony Sandoval.
Ho incontrato alcuni dei miei conoscenti del settore italiano al quale sono più affezionata – ricordo Michele Ginevra, Giovanni Mattioli, Omar Martini, Matteo Stefanelli, Mauro Paganelli… e ho conosciuto anche il figlio, l’ottimo Lorenzo, che ha un debole per Catania.
Ho visto tavole, libri e segni di alcuni dei miei autori preferiti, e a volte ho visto loro stessi – ricordo Freedrick Peeters, Marjane Satrapi, Fabrice Neaud e Jason.

Tra rossori e senso di soggezione, sono riuscita a consegnare una copia di IdJ a Igort. Da lui ho avuto dei preziosi suggerimenti, fino ad un incredibile gesto di fiducia e gentilezza – per usare un’eufemismo – per il quale ancora porgo genuflessioni & ringraziamenti.

Numeri. Sono inciampata circa 30 volte al giorno, ho mangiato 8 croissant in 4 giorni, ho smarrito 1 pass autore, ho comprato solo 5 fumetti in francese, rimandando gli acquisti a quando lo capirò meglio… voto al viaggio ad Angoulême 10.