martedì 20 gennaio 2009

Trascinamenti


Sabato pomeriggio mi sono data appuntamento con il mio amico Antonio Anastasi (di cui ho parlato a proposito del viaggio ad Angoulême di quasi un anno fa), a Milano, davanti alla Triennale Bovisa che fino al 1 febbraio ospita una bella mostra su Guido Crepax.
A chi avesse la possibilità di andarci, la consiglio. Io non possiedo alcun libro su Crepax, ho sempre apprezzato i suoi disegni, il segno e la costruzione della tavola, ma non ho mai letto le storie a causa di non so bene che tipo di blocco… Perfino il mio Giuseppe ha dichiarato di nutrire una certa “antipatia” per l’autore, ma entrambi ci siamo trovati entusiasti della mostra, caratterizzata da un allestimento in sé già un’opera d’arte, che esaltava la bellezza delle tavole e poneva delle chiavi di lettura molto interessanti su Valentina: la mostra si snodava attraverso delle “stanze del tempo”, ritoccate con pannelli giganti e vari effetti multimediali, tra cui mi ha colpito in particolare una grossa frattura sul pavimento, dentro il quale scorrevano dei video.
Non sapevo che il personaggio di Valentina fosse ispirato insieme dall’attrice del cinema muto Louise Books e dalla moglie di Crepax, Luisa.
Ad un certo punto, ho visto Antonio avvicinarsi ad un signore con i capelli grigi e gli occhiali, e iniziare a parlare con lui in spagnolo. Il signore era accompagnato da una signora più anziana con il tipico caschetto alla “Valentina”… erano José Muñoz e la signora Luisa Crepax.
In seguito, continuando il nostro percorso nella mostra, li abbiamo incrociati spesso, la signora Luisa che illustrava a Muñoz l’opera del marito.
Mi ha stupito sapere che ogni singolo pezzo della mostra era in vendita: quindi, immagino, sia le tavole che i pannelli. Mi sono perfino guardata in giro, per vedere se ce ne fosse qualcuno adatto alla mia casetta a Pavia…

Volevo scrivere subito sul blog di questa mostra, ma nelle ultime quarantotto ore mi sono lasciata trascinare da altre cose…
La Tunuè mi ha commissionato il lettering (al computer, non a mano!... quello che faccio anche alla ReNoir…) per un interessante libro francese dal titolo “Perché ho ucciso Pierre” (Pourquoi j’ai tué Pierre) . Inoltre, ho lavorato alla copertina di Prospettive, che dovrà essere consegnata alla fine di questo mese. Ne avevo progettate due già da un po’ di tempo, valutando di utilizzare l’ecoline per colorarla. Così, un mese fa avevo acquistato un libro su soggetti ad acquerello a confronto, e devo dire che è stato molto utile. Alla fine, ancora ho realizzato completamente solo un modello di copertina, ma ora che l’ho finito ho quasi pensato di fermarmi qui… sono pigra, e/o è venuto bene? Chi mi conosce bene sa cosa rispondere… ma forse lo capiscono anche quelli che tanto bene non mi conoscono.
Qualcuno vuole esprimere un parere?... aggiudicata questa o provo comunque a fare l’altra?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a primo impatto nn mi ha convinto :(
mi piace lo sfondo sino alla signora con gli occhiali. forse i primi 2 piani dovrebbero essere più scuri.

dai che puoi fare molto meglio!

paola cannatella ha detto...

SHOCK!!!!!!!!
Scherzo... Grazie dei consigli... vediamo se su photoshop riesco a fare delle prove degli scuri per capire...
Posso fare di meglio!?!

(ma non dovresti essere a scuola di fumetto a quest'ora del mattino?)