martedì 8 novembre 2011

Lucca Comics 2011

Stavolta il mio report lucchese arriva davvero tardi!... Sono passati alcuni giorni dal mio rientro da Lucca Comics, dove ho trascorso cinque giorni molto speciali: l’arrivo a una cena praticamente già conclusa, il 27 Ottobre, la partenza al termine di un aperitivo l’1 Novembre, consumato da me con un assai detestabile intruglio spacciato per crema di yogurth alle noci di Sorrento.


In poche parole, un’immersione in un mare di nuove esperienze, sulla base di tre elementi principali:

- Un nuovo libro, che non è solo mio, ma anche del mio co-mpagno e co-autore Giuseppe Galeani, e anche di Maria Grazia Cutuli e in qualche modo di tutti quelli che abbiamo coinvolto per realizzarlo.

- Un nuovo editore, Rizzoli Lizard. A livello nazionale, significa un’ottima distribuzione in libreria. A Lucca, ha significato prendere le misure con un nuovo stand, con dei nuovi rapporti fra gli autori ospiti e lo “staff” della Rizzoli, fra lo spazio per le dediche e lo spazio per le vendite, ben distinti e separati.

- Un nuovo confronto con altri autori di fumetti, alcuni dei quali hanno seguito il mio percorso fin dagli esordi, altri che ho avuto il piacere di conoscere a Lucca. Accade così che si inizia a fare il punto, ci si chiede dove si sia arrivati e quali siano le prossime strade percorribili.

Il nostro editore era impersonato principalmente dalla figura di Simone Romani, direttore editoriale di Rizzoli-Lizard, e dalle responsabili di redazione Elisabetta e Francesca, che io e Giuseppe conoscevamo. In aggiunta allo “staff” Rizzoli c’erano anche altre persone - tra cui una coppia di grafici/letteristi, una redattrice di Rizzoli ragazzi, una addetta all’organizzazione di eventi e ufficio stampa, un addetto alla libreria Rizzoli - per un totale di una decina di collaboratori.

Io e Giuseppe eravamo ricondotti alla schiera degli “autori”. Certo che sapevamo di essere gli ultimi arrivati, ma ad ogni modo il privilegio che abbiamo avuto è stato immenso: condividere anche soltanto i pochi metri quadrati dello stand, fino ad arrivare al confronto di cui parlavo prima, con dei super autori da inchino, con tante emozioni, tanti modi di fare fumetti e tanta curiosità. E spesso con lo stupore di conoscere, oltre che dei grandi storyteller, delle persone splendide.

Massimo Giacon e Sarah Glidden sono stati i primi altri autori che abbiamo conosciuto. Poi sono arrivati Paolo Bacilieri, Craig Thompson, Juanjo Guernido & Juan Canales. Vanna Vinci, accompagnata da Giovanni Mattioli, ha preferito alloggiare in un albergo dentro le mura lucchesi. Quando allo stand ha presenziato uno degli ospiti d’onore dell’intera Lucca C&G, il maestro Jiro Taniguchi, a me e a Giuseppe sono state concesse sempre un paio d’ore di pausa. In compenso, ho disegnato gomito a gomito con un grande maestro del fumetto italiano, Vittorio Giardino, e da lui, che conosce la mia “carriera” fumettistica, ho ricevuto degli importanti suggerimenti…

I Rizzoli ci hanno ospitato in un bellissimo casale in mezzo alle colline, a una decina di km da Lucca. Mantengo il segreto sul nome della località, ma non resisto dal mostrare una foto panoramica del posto. Il casale comprendeva un complesso di casette, con una piscina, una palestra - utile alla rimessa a nuovo della mia schiena nei momenti più duri - e un salone dove praticamente tutte le sere si giocava a biliardo: erano i momenti in cui la testa si svuotava dai pensieri più pesanti e si regrediva allo stato adolescenziale…

Dietro suggerimento di Simone Romani, io e Giuseppe siamo venuti a Lucca in macchina, fantasticando sull’idea di dare un passaggio a qualche super autore di fumetti… L’unica volta che è accaduto, è stato quando abbiamo dato un passaggio a Massimo Giacon e ad Andrea G. della libreria Rizzoli, e ci siamo persi nelle stradine campagne nel cuore della notte… ma ci siamo persi anche di mattina, alla luce del sole.

A proposito di sole, quest’anno non ha piovuto neanche una volta!... Il cielo è stato sempre azzurro, al massimo con qualche striatura di nuvole debolmente acquerellata. Lo ammiravo al nostro risveglio e lungo la strada che ci portava a Lucca. Per il resto della giornata le occasioni di uscire dal Padiglione degli editori in piazza Napoleone sono state poche…

Presto, infatti, io e Giuseppe abbiamo capito che restare il più possibile allo stand, disegnando dediche sulle copie del libro e parlandone con i lettori, era l’unico modo, a Lucca, per fare conoscere ai lettori il nostro fumetto e spesso, semplicemente, chi fosse Maria Grazia Cutuli. Oltre agli amici, si avvicinavano a noi innazitutto coloro che avevano visto gli articoli sul “Corriere della Sera” o sul Corriere.it. Ma fra tutti gli altri lettori incuriositi magari dalla copertina o dai disegni, pochissimi avevano un ricordo lontano e la maggior parte non aveva idea di chi stessimo parlando.

Ad ogni modo, siamo riusciti a vedere le mostre al palazzo Ducale e alcuni showcase, tra cui quello di Arthur De Pins: incredibile, mi ricordo che conobbi le opere di questo autore per la prima volta ad Angoulême, nel gennaio 2008. I suoi personaggi già allora erano irresistibili, ma ancora nessun editore lo pubblicava in Italia. In quell’occasione, acquistai un suo poster per mio fratello. Per la Renoir, ho curato il lettering di Zombillenium, serie premiata a Lucca C&G, di cui parla con completezza Davide Caci in questo post:

http://www.davideggcaci.com/?p=739&lang=fr

… è stata la prima volta in cui ho assistito a uno showcase in digitale, ed è stato davvero molto interessante. Personalmente, credo che gli showcase siano degli eventi sui quali ancora si debba trovare il giusto modo di coinvolgere il pubblico. Per inciso, la maggior parte delle persone non sa neppure cosa sia uno showcase: un autore di fumetti viene intervistato, mentre una videocamera proietta sullo schermo quello che lui sta disegnando. Gli showcase sono stati introdotti da pochi anni, sarebbe opportuno che perlomeno nel sito internet si tenesse sempre in vista una descrizione precisa di quello di cui si tratta. Ad ogni modo, ero lì che assistevo allo “show” e mi è sembrato imperdibile, a poco a poco la sala si è riempita quasi completamente ma io pensavo a tutti i miei amici che non erano lì presenti…

Ce ne sarebbero di cose da raccontare, di questa Lucca Comics vissuta in pochi spazi ma tanto intensamente.

Craig Thompson. Quando è arrivato a Lucca, la sera del 28 ottobre, ha salutato tutte le persone sedute al nostro tavolo – una ventina – porgendo la mano e presentandosi. Credo che almeno metà di noi sapesse chi fosse, e ci siamo stupiti a vederlo ascoltare i nostri nomi e stringere le nostre mani. Giuseppe si è trattenuto più di una volta a parlare con lui, mentre io - la scema – mi sono limitata ad ammirarlo sena rivolgergli quasi mai la parola. Quando Giuseppe gli ha mostrato il nostro libro, Craig lo ha definito “Gorgeous”, e ci ha augurato di poterlo leggere negli Stati Uniti. Faceva le dediche all’impiedi, con una pila di una deHabibi che alzava il suo piano, spiegando che preferiva disegnare e parlare alla stessa altezza dei lettori.

Donata Cutuli. Sabato e domenica c’è stato il pienone dei visitatori e come diretta conseguenza del bagno di folla i cellulari sono impazziti. Una nostra amica era venuta apposta a trovarci ma se n’è tornata a Milano, poiché per diverse ore non è riuscita a mettersi in contatto con noi. Anche Donata Cutuli, sorella di Maria Grazia, era venuta a trovarci e sarebbe scoppiato un incidente diplomatico se Giuseppe non l’avesse incontrata per caso mentre era andato a fumarsi una sigaretta. Come abbiamo scritto nei ringraziamenti del libro, il fumetto è anche “suo”, dal momento che è stato realizzato con un suo enorme contributo. Abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme, e siamo finiti a parlare del libro con lei e i suoi amici in un’osteria gestita da un cuoco siciliano in via del Moro.

Copie giustificative. Ecco, le mie cinque le ho già finite. A Lucca, le ho consegnate a tutti quelli a cui volevo consegnarle… Con i Tunué, è stato divertente, perché io sono andata al loro stand a consegnare una copia dedicata simultaneamente a Massimiliano, Concetta ed Emanuele e lì, ho saputo che Concetta ed Emanuele avevano già comprato a loro volta una copia del fumetto, che però Simone Romani si era dimenticato di segnalarmi per la dedica. È stato bello, avere un pensiero entrambi, gli uni per gli altri. La sensazione di avere trascorso con loro le precendenti tre Lucca C&G ed ora essere un po’ distanti, qualche volta mi ha rattristato, ma credo di aver visto in loro un sincero compiacimento di quello che sono riuscita a realizzare insieme a Giuseppe. Sono stata pochissimo allo stand Tunué e ho bucato la festa a cui mi avevano invitato. Ma Concetta aveva un pancione di sei mesi, e quando l’ho vista le ho accarezzato il viso e forse ho fatto uno dei miei sorrisi inebetiti.

Alla fine, scrivo un post anche se Lucca C&G si è conclusa quasi una settimana fa, per ricordarmi quel travolgimento della valanga di emozioni e di riflessioni. Tante persone con cui ho sentito scattare una scintilla di simpatia. Alcune da cui mi sono sentita inaspettatamente compresa. In quei momenti, però, il senso di inadeguatezza, mi rendeva infelice.

«Devi ancora lavorare sul tuo segno…»

«Stai lavorando a un nuovo libro, adesso?»

«Hai paura di sbagliare, si vede…»

Ma c’erano anche i momenti per cui avrei voluto bloccare tutto, fermarmi a trattenere un apprezzamento.

«Mi piace moltissimo come disegni le donne.»

«Hai visto dove sei arrivata?»

«Tu hai cuore, in quello che fai…»

1 commento:

Anonimo ha detto...

bella esperienya,la foto di voi due e+ bellissima!!!!!!