lunedì 6 febbraio 2012

“MI AMI, che significa?”

4 Febbraio, è il sabato sera in cui sono stata invitata al salotto MI FAI, all’interno del festival di musica milanese MI AMI ANCORA.

… A proposito, ho avuto l’impressione che non tutti conoscessero il significato di queste sigle.

Io e Giuseppe arriviamo in auto, in ritardo, mancando l’appuntamento con gli organizzatori e l’accoglienza. C’è un freddo cane, ma siamo allegri per via del nostro status di “v.i.p.”. Mentre osserviamo la coda di ragazzi alla biglietteria, che attendono con i piedi che sguazzano nel ghiaccio, nella neve e nel fango, chiediamo ad un parcheggiatore vestito con la divisa degli East End Studios:

- Sa mica dove si trova il parcheggio riservato agli ospiti del MI AMI?

- No, io lavoro per gli East Studios…

- Sì, il concerto infatti è proprio all’interno degli East End Studios!

- Non lo so, mi spiace, controllate più avanti, laggiù…

Dopo una telefonata al responsabile del MI FAI (già, potevo pensarci prima…), sappiamo dove dobbiamo andare con esattezza. Davanti la stradina che conduce al parcheggio riservato troviamo però una macchina della polizia: non si capisce se è lì per bloccare l’accesso o per ordinare patatine davanti al camioncino di panini.

- Siete fermi qui per il MIAMI?

- Il MI-che?

- Il concerto…

- Ah, sì, stiamo qui per non far passare le macchine.

- Sì, ma noi siamo ospiti, ecco il nostro pass…

E quando finalmente arriviamo, alla ricerca dello spazio fumetti (ho ricevuto tutte le indicazioni al telefono, ma col mio pessimo senso dell’orientamento non si sa mai…), chiediamo a un tizio dello staff all’ingresso dell’area concerti:

- Scusa, stiamo cercando il MI FAI…

- Non ti posso aiutare.

Scopriamo da soli che il salotto MI FAI si trova, pressappoco, a cinque metri dall’area concerti.

La serata al vola in men che non si dica. Tra l’allestimento del nostro spazio al banco per la vendita dei libri e i disegnini su delle cartoline (la mia prima “autoproduzione”!) non riesco a rivolgere più di una o due parole agli altri “illustratori”. Ammiro però le loro esibizioni videoproiettate, incuriosita dall’approfondimento delle tecniche di disegno e colorazione digitali.

Viene a trovarmi un amico, un giovane e talentuoso grafico di Catania, che conobbi a Milano nel 2008 - poco prima di andare a vivere nella mia casetta a Pavia - e che ho riconosciuto di recente, all’aeroporto di Catania lo scorso gennaio. Porta in giro il suo marchio, “BOB”. Si chiama Giuseppe Liuzzo, il suo lavoro merita!... Fa compagnia a me e a Giuseppe per il resto della serata al MI FAI. Se non fossi stata lì non lo avrei mica incontrato di nuovo…

Per il resto, sono preparata alla performance dal vivo, ma non sento che mi va benissimo. Un po’ a causa della illuminazione non del tutto efficace, sicché allo schermo l’immagine appare piuttosto sbiadita, ma soprattutto a causa mia, che disegno una base a matita (quasi impossibile da vederla in proiezione) e alla fine macchio il mio stesso disegno passando una mano sopra l’inchiostro di china. Dello stesso soggetto, rimangono le cartoline che ho disegnato e stampato apposta per il MI AMI, su cui aggiungo dei cuoricini con l’acquerello rosso. In parecchi si avvicinano al banco vendita dei libri, qualcuno le acquista, ma in pochi, anche lì, credo che sappiano cosa vuol dire la sigla.

MI AMI. Mostri Innamorati Attaccano MIlano, oppure Musica Importante A MIlano.

MI FAI. Matti incontri e fumetti atti importanti.

Grazie MI AMI, grazie MI FAI!

2 commenti:

Talentuoso Liuzzo ha detto...

Grazie per avermi dato del talentuoso ... cmq dai non essere tragica, tanto li erano tutti per ubriacarsi e far bordello, il fumetto è un'arte molto raffinata che ha bisogno di tranquillità, silenzio e relax per essere apprezzata ... l'errore è stato inserire questa categoria all'interno dell'evento ! tu cmq rimani sempre la NUMMMMERO UNO ! lo sai tra chi disegna con photoshop e tecnologie grafico interattive non ce ne sbatte un cazzo, noi vogliamo le orme della mano sul foglio, le goccie di colore cadute accidentalmente, la china sbavata ... solo così riusciamo a capire che quel disegno è vivo !

paola cannatella ha detto...

Non fare il modesto!...
Grazie mille a te mio caro, felice dei tuoi apprezzamenti!... Che ci vuoi fare, sono severa con me stessa, non posso tollerare le macchie d'inchiostro anche se sono veraci!... Inoltre, capisco il tuo amore per il disegno "vivo", ma credo che ci sia davvero tanto da apprezzare anche nei fumetti digitali al 100%. Guarda Zombillenium, di Arthur de Pins, lo conosci?... (http://www.renoircomics.it/IT/CATALOGO/Zombillenium2_it.html) è realizzato tutto con Illustrator!!! (Attenzione: pubblicità indiretta, l'ho letterato io!)
Un abbraccioooo P.