
…Di ritorno da Mantova Fumetti, durante le mie quattro ore sui treni della domenica sera, ho letto un bellissimo fumetto, “Little Star” di Andi Watson. Quando finalmente sono arrivata ad Acqui Terme, mi sono ricordata della scena della “staffetta” fra i personaggi di Watson, pensando “In effetti anche io e Giuseppe sembra che stiamo per scambiarci il testimone…”. Ieri pomeriggio mi sono affacciata dal balcone, sventolando la manina per salutarlo: ci rivedremo tra una settimana.
Il nostro testimone non è un figlio, naturalmente, ma solo un po’ di tristezza dovuta alla solitudine e qualche faccenda di casa da sbrigare.
Durante il mio soggiorno a Mantova mi hanno chiesto più di una volta “Come mai il tuo fidanzato non ti segue alle fiere di fumetto?”… Da qualche tempo, in effetti, non l’ho più avuto al mio fianco, e insieme abbiamo previsto nel futuro solo la fiera del libro di Torino. Io rispondo prontamente che mi seguiva in passato, ma in questo periodo, tra liceo classico e dottorato, è veramente troppo impegnato. Invece, devo considerare le mie mancanze. Io non sono MAI andata a vedere cosa fa all’università o a scuola, e sento che dovrei farlo.
Ieri sera mi sono preparata un tortino di sfoglia con prosciutto crudo, mozzarella, pomodorini e grana, e l’ho mangiato anche oggi a pranzo, accompagnato dall’ananas. Stasera ho mangiato solo dei fonzies. Devo ancora lavare una montagna di vestiti sporchi e finire la monotavola per la rivista Mono.
Il resto della giornata? Sono stata al corso di “Tecnico per la produzione grafica su internet”, e sono riuscita a chiaccherare un po’ (troppo?) con i miei compagni di corso, la cui riservatezza mi dà sempre da riflettere. Ho iniziato delle lezioni di francese con un’insegnante madrelingua di nome Françoise e ne sono stata davvero felice. Ho camminato moltissimo, e ho visto dei quartieri di Acqui Terme che non conoscevo. Per vaporizzare i miei capelli, ho comprato un phon con il diffusore e c’è pure il comando dell’aria fredda:
- E a che serve?- sulle prime, ho pensato a “rinfrescare il viso”.
- A fissare la piega più a lungo – mi ha spiegato la commessa gentilmente, anche se dicono che i piemontesi sono “falsi e cortesi”: può darsi che abbia pensato che fossi un’ignorante a non conoscere queste cose da donna.
Per scacciare la tristezza, cerco di ripensare a Mantova. Ho fatto un bel numero di dediche disegnate, e questa volta mi hanno fatto anche delle richieste specifiche!!! Una coppia mi ha chiesto un disegnino in cui ci fosse in qualche modo un gatto, e la mia sfortuna è stata quella di esporre il disegno dopo averlo terminato: un altro lettore mi ha chiesto la stessa cosa. Poi, un altro signore ha comprato il libro, se l’è letto e poi mi ha chiesto un disegno ancora più impegnativo, ma è stato bello disegnare un bacio, non lo facevo da mesi.
Ho parlato con diversi personaggi che non conoscevo, tra cui Angelo Stano, Giampiero Cuccolini, Michele Foschini, Luca Genovese, e ho rincontrato tante persone, tra cui Lorenzo Paganelli, Andrea Accardi e un po’ di amicucci siciliani, tra cui Roberto Di Salvo, che ormai è diventato così bravo che i suoi disegni mi fanno commuovere. Sono perfino andata da qualcuno a chiedergli se si ricordasse di me. Ho iniziato a vedere delle personalità dietro figure del settore dei fumetti come autori ed editori.
Un aspetto davvero piacevole del mio soggiorno è stato il fatto che ho avuto l’opportunità di fare un paio di uscite in giro per Mantova, e mi sono proprio divertita. Ricordo la pizza e il riso che ho mangiato, con la carne di salamella. Ricordo un cameriere che ha minacciato di botte uno dei ragazzi-fumettisti al mio tavolo, perché con una faccia da maniaco aveva chiesto ad una cameriera di farle da modella. Ricordo le partite da cinquanta centesimi al calcetto balilla a fianco di Emanuele e Concetta, i ragazzi della Tunuè. Ricordo le discussioni sulla ragazza cosplayer vestita da Valentina di Hugo Pratt.
…Questo weekend sarò al Bilbolbul di Bologna, tornerò ad Acqui Terme lunedì pomeriggio.
Vado a prepararmi un pasto decente.