sabato 26 luglio 2008

Colore in stile




Come forse si sarà capito, “Prospettive”, il nuovo fumetto a cui sto lavorando, avrà uno stile di disegno un po’ diverso da quello con cui ho realizzato “Inchiostro di Jack“…
Allora, allora… Credo che possa risultare molto utile saper definire a parole e sinteticamente uno stile di disegno! Mi è capitato spesso di non avere un disegnino rappresentativo sottomano ed essere costretta a usare mezzi alternativi (parole e gesti) per presentare il mio modo di fare fumetti.
Partendo dall’elemento più generale fino alle particolarità, quando si parla di stile di disegno, si potrebbero distinguere, per esempio, le seguenti tipologie di:
- impostazione base: realistico, stilizzato, minimale, caricaturale, deformed, manga, ecc.
- stampa: bianco e nero, bicromia e colori
- segno tramite strumento utilizzato: pennarello, matite, pennelli (ecoline, acquerelli, ecc.), pantoni, colorazione digitale, ecc.
- altre caratteristiche (chi più ne ha più ne metta… per esempio, ho conosciuto un fumettista che ha dipinto un‘intero fumetto con il caffè)
Per IdJ potrei definirlo così: stile realistico con alcune inflluenze di manga, in bianco e nero, realizzato con pennarello, a cui si aggiungono spesso dei pattern o delle fotografie ritoccate in Photoshop.
Per Prospettive: stile realistico con alcune influenze manga, in bicromia di viola a tinte piatte, realizzato a matita pulita e ritoccata in Photoshop.
Bicromia a tinte piatte… Che vuol dire? Lo sapete?… Significa che il colore non viene sfumato (es. in “Esterno notte“ di Gipi) o comunque applicato in più gradazioni: viene scelta e utilizzata solamente un’unica gradazione di colore… Oltre al nero, ovviamente.
In realtà, mi sto ancora concedendo il beneficio del dubbio su Prospettive, poiché è in fase di progettazione. Ho indagato sui fumetti che hanno già sperimentato la bicromia a tinte piatte. Tra quelli che ho letto, i più graficamente interessanti finora mi sono sembrati:
- “5 è il numero perfetto” di Igort
- “Ghost World” di Daniel Clowes
- “Rosso Oltremare” di Manuel Fior
- “Storie fragili” di Maurizio Ribichini
A parte “Storie fragili” pubblicato dal Centro Fumetto Andrea Pazienza, gli altri sono tutti editi dalla Coconino Press!
È bello notare le piccole differenze nell’uso della stessa tecnica… E ci si pongono domande del tipo sul colore:
1) perché scegliere proprio quel colore?
2) in quali punti lo va a mettere?
2) perché si mette il colore proprio lì? Effetto tridimensionale o altri significati?
3) con quale strumento viene messo il colore?
4) ci sono effetti di tratteggio particolari?
Per esempio… Manuel Fior colpisce con il suo rosso sulle mani dei suoi personaggi, e il suo colore non ha certo lo scopo principale di dare tridimensionalità alle immagini. Daniel Clowes usa il colore in modo opposto, apparentemente molto pulito e garbato, in certi punti lo tratteggia per dare ancora più sostanza alle forme (ma le storie che racconta sono tutte sconvolgenti).
Purtroppo, maledizione a me, non ho nessuno di questi fumetti a portata di mano al momento.
Il più fisicamente vicino a me è “Ghost World”, che ho regalato al mio Giuseppuzzo lo scorso Maggio, e in questo momento di trova ad Acqui Terme. “Rosso Oltremare” me lo prestò tempo fa il mio amico Carmelo, gli altri stanno a Catania. Naturalmente, li recupererò quanto prima, per tenermeli vicino e capire se non faccio troppo schifo rispetto a loro… e poi vorrei mettere sul blog qualche immagine tra quelle che mi sono piaciute di più.
Ad ogni modo, come mio punto di riferimento più forte, credo di sentire “Ghost World”.
Su internet ho trovato poche centellinate immagini dei volumi Coconino, e nel frattempo ho scoperto il bel sito di Maurizio Ribichini,
www.maurizioribichini.it e ho visto che Igort ha ultimato Baobab n. 3.
Chissà se i miei cari lettori conoscono altri bravi fumettisti che lavorano in bicromia a tinte piatte… Su, spremetevi il cervello! Fatemi scoprire qualcheduno che non conosco, da cui si può imparare…
E grazie!

17 commenti:

Fracanna ha detto...

Paolozza! Era da un pò che non guardavo il blog...non ho parole. Che cugggina!

paola cannatella ha detto...

Oh Fra...
Che belle le tue parole!... Anche se non ne hai, sapessi quanto le apprezzo. A prestuuu

Anonimo ha detto...

Tutto molto affascinante. Suggerimento: c'è pure un fumetto di Otto Gabos in bicromia, "Il viaggiatore distante". Ciao!

paola cannatella ha detto...

Grazie della segnalazione!!!... ma tu ce l'hai?... Se sì, mi invieresti qualche immagine delle tavole?... Su internet ho trovato solo la copertina...

Anonimo ha detto...

Ti ho appena spedito una e-mail con un paio di link. Copiaincollali e puoi vedere un pò..purtroppo nn ho il volume altrimenti avrei fatto qualche scansione. Ossequi!

paola cannatella ha detto...

Ci ho dato un'occhiata, purtroppo le tavole dei link che mi hai dato(a chi interessasse: http://www.blackvelveteditrice.com/spip.php?article15&id_document=85#documents_portfolio) sono troppo piccole. Troverà cmq il modo di darci un'occhiata prima o poi... Grazieeee!

Anonimo ha detto...

penso che hai tanto da scoprire in te stessa,e nel tuo talento.
Daiiiiiiiiiiiiii

paola cannatella ha detto...

Non c'entra niente con il post, ma è uscita un'intervista su "Lo spazio bianco", intitolata "L'inchiostro di Paola Cannatella...".
Grazie a tutti, in particolare a Giovanni Marchese!

http://www.lospaziobianco.it/4891
(ripeterò la notizia nel prossimo post..."

smoky man ha detto...

ciao Paola, finito qui da LSB.
Non so se ci siamo mai visti, cmq... mi piace il tuo stile e la tua verve. Letto il post del matrimonio a Stoccolma: bellissimo ;)

saluti di Sardegna
smok!

paola cannatella ha detto...

OOOh Ciao Smoky Man, che piacere!... Ti conosco per alcuni dei tuoi meriti, in particolare per aver portato in Italia Strangehaven... (Poco tempo fa avevo mandato un inviato a San Diego per leggere il seguito, ma non ce l'ha fatta a portarmi il resto della storia). Forse siii ci siamo visti qualche volta, io ho bazzicato spesso allo stand Black Velvet alle fiere, e Omar Martin mi conosce...Grazie tante degli apprezzamenti (per sicurezza poco fa sono andata a cercare sul vocabolario cosa vuol dire "verve").

Saluti di Sicilia
Paola

Anonimo ha detto...

Mi! Paola, altro suggerimento che mi è venuto in mente a proposito di bicromia piatta: Cages di Dave McKean!

Unknown ha detto...

big man di mazzucchelli!

paola cannatella ha detto...

Grazie ragazzi...

Anonimo ha detto...

Io non ho suggerimenti da darti, solo tanti complimenti da farti perché migliori a vista d'occhio. Un saluto.

paola cannatella ha detto...

Un salutone anche a te!!!...
E grazie...

Anonimo ha detto...

bè ci sarei io! :D
come stai??? e peppe??? saluti dall'afosa roma, qui c'è il fascio libero e la libertà fasciata...ma si sta bene! ci si becca presto, un abbraccio!

paola cannatella ha detto...

Ueeeee
ciao Antonio!...
bellissima la tua autosegnalazione!

Mi fa davvero piacere sentirti, sai... E soprattutto mi ha fatto piacere conoscerti. Devo ancora scrivere un post su questa mia lunga vacanza a Catania, e tu ci sei...
Ancora poco e anche io torno a fare l'emigrata!

Ti mando un caro saluto anche da parte di Giuseppe (che è già partito e sta meglio, grazie),
A prestu 'mpare